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DATE: 13 settembre 2019
TIME: 20:00
LOCATION: EX FORNACE | MILANO
Orchestra Pergolesi 13 settembre 2019

Nell’ambito del premio “Michele Cea”, ideato e organizzato dalla Fondazione CEA di Milano con il patrocinio del Municipio 6 del Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, un concerto che vede Giulio Marazia nuovamente a capo della giovane Orchestra Pergolesi di Milano in un programma che prevede musiche di Pergolesi, Mercadante, Bach e Villa-Lobos. Per secoli la scuola napoletana attrasse musicisti da tutta Italia ed Europa. Gli importanti conservatori cittadini furono inoltre importanti strumenti di sviluppo della musica operistica locale determinando nei secoli il cambio generazionale che ha potuto permettere alla città di mantenere un livello qualitativo particolarmente elevato. Alla scuola napoletana appartengono, seppur in due fasi storiche diverse, Giovanni Battista Pergolesi e Saverio Mercadante. Entrambi contribuirono allo sviluppo dell’opera buffa, nuovo genere di stampo giocoso e semiserio, che si espanse in tutta Italia e in Europa tra 700′ e 800′. Il rapporto più importante e duraturo che Villa-Lobos stabilisce con la musica europea passa attraverso Johann Sebastian Bach. Il compositore brasiliano fonde insieme melodie della sua terra e musica classica nello stile di Bach, con l’intenzione di realizzare una versione brasiliana dei Concerti Brandeburghesi. Ciascuna delle Bachianas è una suite di danze con doppio nome: uno tipico del barocco – preludio, fantasia, fuga, corale, aria – e un altro ispirato alla musica indigena: Canto do Sertão, Cantiga, Miudinho, eccetera. Ma che cosa si debba intendere esattamente per Bachiana Brasileira lo spiega lo stesso autore: «Un tipo di composizione che poggia da un lato su una profonda conoscenza delle opere di Bach, dall’altro sul mio rapporto con l’atmosfera armonica, contrappuntistica e melodica della musica folklorica della regione nord-occidentale del Brasile. Io vedo in Bach una vasta e ricca fonte di folklore, profondamente radicata nella musica popolare di tutti Paesi del mondo: in tal senso Bach è un mediatore tra le razze». Di conseguenza si apprezza un musicista e un uomo moderno, attuale, nel senso dell’integrazione tra le culture, e queste composizioni sono dunque delle “contaminaciones” tra uno stile severo, che s’è nutrito al contrappunto barocco, e la musica dei primitivi, sempre presente nei suoi ritmi.

Orchestra Pergolesi
Soprano Luana Lombardi
Clarinetto Giacomo Alfano
Flauto Lorenzo Fazzini
Violino Federica Severini
Oboe Stefano Calcaterra
Tromba Roberto Villani
Direttore Giulio Marazia

Programma

Giovanni Battista Pergolesi
L’Olimpiade, sinfonia

Saverio Mercadante
Concerto per clarinetto e orchestra in sib maggiore op. 101

Johann Sebastian Bach
Concerto brandeburghese no. 2 in fa maggiore BWV 1047

Heitor Villa-Lobos
Bachianas Brasileiras no. 5 per soprano e orchestra d’archi (arr. G. Marazia)

 

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