Non è stato un secolo di pace, nemmeno l’Ottocento. Eppure ascoltando le musiche in programma in questo Concerto di Capodanno, i conflitti e le paure sembrano lontani: il melodramma, tanto calato nella realtà contemporanea, con il gusto per la storia e il racconto di fatti veri, riusciva a trasfigurarli. Li fotografava, ma ne allargava i confini, affondava nelle emozioni, collegava mondi lontani.
L’impaginato del concerto è compreso in più di cent’anni, con due date agli estremi: il 1844 dell’Ouverture de La Consacrazione della Casa di Beethoven e il 1957 di Bernstein, a New York con il West Side Story. Ciascun brano ha alle spalle una città diversa: qualcuno le fa riferimento in maniera esplicita, evocandola dichiaratamente, qualcuno la mette di sfondo, lasciando alla nostra fantasia il piacere di immaginarla. Ogni numero del programma diventa così una cartolina, come quelle che si usavano spedire, fino a poco tempo fa – quando non si era ovunque interconnessi e visibili – come ricordo e saluto, memoria di viaggio e sintesi di affetti.
Eccole, le cartoline di Capodanno: pronte per un itinerario che toccherà Vienna e Roma, Siviglia e Palermo, Parigi e Nagasaki, per sfiorare Pechino ed approdare oltreoceano a New York. La maggior parte di loro danzano, in tempo ternario: il passo più leggero e voluttuoso, quando staccandosi da terra cerca l’aria. Anche solo per un attimo, vola. Tutta l’Europa, nell’Ottocento, e il mondo intero appena dopo chiedeva di danzare: nei teatri, nei palazzi, nelle piazze. Gli operisti italiani, per farsi conoscere a un pubblico più vasto, usarono spesso proprio il mezzo della trascrizione, estrapolando un numero caratteristico e facendolo diventare pagina da salotto o da banda. Per mettere in viaggio nuove composizioni.
Orchestra Filarmonica Campana
Soprano Basak Zengin Kayabinar
Tenore Zi-Zhao Guo
Direttore Giulio Marazia
L. van Beethoven Die Weihe des Hauses op. 124 | Overture
G. Verdi Mercè dilette amiche (da “I Vespri Siciliani”)
G. Donizetti Una Furtiva Lagrima (da “L’Elisir d’amore”)
J. Strauss Künstlerleben | Walzer
J. Strauss Klange der Heimat | Czardas (da “Die Fledermaus”)
G. Puccini Che gelida manina (da “La Bohème”)
J. Strauss An der schönen blauen Donau | Walzer
G. Puccini Vogliatemi bene | Duetto (da “Madama Butterfly”)
G. Rossini La Cenerentola | Overture
F. LEHÀR Vilja Lied | Canzone (da “Die Lustige Witwe”)
G. PUCCINI Nessun Dorma (da “Turandot”)
m. De Falla Danza de la molinera | Fandango (da “El Sombreros de tre picos”)
L. Bernstein Glitter and be gay (da “Candide”)
L. Bernstein Maria (da “West Side Story”)
J. Strauss Frühlingsstimmen | Walzer
F. Lehàr Lippen Schweigen | Duetto (da “Die Lustige Witwe”)
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